Finanziamento di tutti i gli impianti a Energia Rinnovabile
Finlumia ESCo
2022 energie rinnovabili
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RIMOZIONE DELL' AMIANTO & CONTESTUALE RIFACIMENTO DEL TETTO ,
CONTRO DIRITTO VENTENNALE DI SUPERFICE ; INSTALLAZIONE DI UN IMPIANTO FOTOVOLTAICO CON CESSIONE IN RETE ,
oppure formula ESCO 10 anni
E POSSIBILITA' DI CONSUMO ELETTRICO AL 40% DI SCONTO
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Attenzione gli incentivi scadono
a inizio 2022 , salvo rinnovo .
E' disponibile invece sempre la “FORMULA ESCO”
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ll rifacimento integrale del tetto,
con rimozione dell'amianto senza alcun onere per il cliente
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e l'installazione sul tetto di un impianto fotovoltaico
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Ecco i vantaggi :
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Cosa deve fare l’impresa che svolge i lavori?
ha l’obbligo di predisporre un piano di lavoro che dovrà essere inviato
L’inizio dei lavori prima di questo periodo è consentito soltanto in casi di urgenza,
quando dall’analisi emerge un rischio elevato per la salute pubblica.
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NORMATIVA e SANZIONI
è stato vietato l’ uso
e la commercializzazione
di manufatti contenenti amianto
a causa dell’elevato grado di pericolosità dovuto alla dispersione di fibre e polveri nocive
Soltanto dal 2013 però sono previste sanzioni
per coloro che non rispettano la norma e non comunicano alla Asl la presenza di amianto.
Facciamo chiarezza sulla rimozione e smaltimento amianto,
L’obbligo di rimozione scatta
quando lo stato di degrado
è molto elevato:
in questo caso il proprietario dell’immobile
abilitato per fare un’ispezione e,
ha l’obbligo di contattare un tecnico
è molto più pericoloso
L’amianto in forma friabile
per le persone perché può essere ridotto in polvere con una semplice azione manuale:
in questo modo la diffusione delle polveri nocive è molto più semplice.
Il proprietario dell’edificio oppure l’amministratore, nel caso di un condominio,
La mancata comunicazione della presenza di amianto in matrice friabile
determina una sanzione che va
Se dal censimento degli edifici avviato
dalla Regione
emerge che nello stabile
è presente amianto,
Le sanzioni amianto in caso di mancato
trattamento incapsulante o di omissione
di smaltimento , vanno da
Mentre il primo punto della normativa
sull’obbligo rimozione amianto privati
La legge di fatto
tale passaggio è fondamentale per predisporre le misure di controllo più adeguate e per gestire in modo impeccabile il rischio.finanziamento rimozione bonifica amianto eternit rifacimento tettofinanziamento rimozione bonifica amianto eternit rifacimento tetto
Una volta che
ha accertato la presenza di amianto , deve provvedere
Nel caso di comprovata pericolosità delle strutture in amianto
Il proprietario dell’immobile può scegliere di
ATTENZIONE!!
i lavori di rimozione devono avvenire nel pieno rispetto della normativa:
l’inosservanza determina sanzioni penali
** * nel caso in cui decida di farla allora deve attuare i metodi previsti dall’indagine e rispettare le tempistiche fissate.finanziamento rimozione bonifica amianto eternit rifacimento tetto
le forme dell’amianto
Prima di parlare delle sanzioni amianto, credo che sia opportuno descrivere brevemente quali sono le forme in cui può presentarsi questo materiale.
Esistono due tipologie di amianto:
· Amianto in forma friabile
· Amianto in forma compatta
L’amianto in forma friabile è molto più pericoloso per le persone perché può essere ridotto in polvere con una semplice azione manuale: in questo modo la diffusione delle polveri nocive è molto più semplice.
L’amianto in forma compatta
è meno pericoloso dal momento che non può essere sbriciolato se non si utilizzano determinati attrezzi meccanici: in questo caso la diffusione di fibre e polveri nell’aria è meno probabile.
Il proprietario dell’edificio oppure l’amministratore, nel caso di un condominio,
Quali sono le multe previste chi abbandona l’amianto sul suolo pubblico?
L’amianto è un rifiuto pericoloso e come tale deve essere smaltito seguendo tecniche ben precise.
L’abbandono di amianto sul suolo pubblico viene punito con pesanti sanzioni amministrative.
Prima delle modifiche introdotte dal D.Lgs 205/2010 il privato cittadino era punito con una
L’articolo 34 del D.Lgs 205/2010 ha introdotto delle modifiche, incrementando la sanzione amministrativa da
tale importo aumenta nel caso di abbandono rifiuti pericolosi, anche sul proprio suolo privato.
Il privato deve in questo caso provvedere
LONATE POZZOLO – La Guardia di Finanza di Busto Arsizio ha sottoposto a sequestro, per violazione delle norme relative alla gestione dei rifiuti speciali, un complesso industriale dismesso, nel comune diLonate Pozzolo e costituito da un capannone industriale, ormai fatiscente, nonché dalla circostante area recintata, per un’ampiezza complessiva pari a circa 16mila metri quadrati. Il fatto è avvenuto oggi, giovedì 6 febbraio.
L’intervento, attuato grazie all’attività di controllo economico del territorio anche con l’utilizzo degli elicotteri del Reparto Operativo Aero-Navale della Guardia di Finanza di Como, ha visto anche la partecipazione del personale tecnico dell’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente (Arpa) di Olgiate Olona. I finanzieri della Sezione Aerea di Venegono Superiore e quelli di Busto Arsizio,durante un sorvolo sulla provincia di Varese, hanno individuato dall’alto la fatiscente copertura in cemento-amianto del capannone industriale, già parzialmente crollata. Il sopralluogo a terra ha consentito di rilevare l’effettiva presenza di amianto nel terreno a causa del cedimento di alcune parti del tetto deteriorato del capannone che, crollando al suolo, si sono sbriciolate disperdendo polveri nocive per l’ambiente circostante e per la salute dell’uomo.
L’intera area, di proprietà di una società della provincia di Milano, è stata quindi sottoposta a sequestro penale e il legale rappresentante dell’impresa, un imprenditore quarantatreenne della provincia di Novara, è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Busto Arsizio. Il reato ipotizzato è attività di gestione di rifiuti non autorizzata. Sono tuttora in corso, ad opera dell’Arpa, analisi tecniche sui campioni prelevati al fine di stabilire il livello di pericolosità del materiale trovato nell’area. L’operazione di servizio costituisce un’ulteriore testimonianza del costante impegno riservato dalla Guardia di Finanza al contrasto degli illeciti ambientali, e ai correlati risvolti economico-finanziari, a tutela del territorio del nostro Paese nonché dell’importanza per il Corpo di reprimere ogni comportamento elusivo delle norme garanti la salubrità dell’ecosistema.
Decreto FER, gli incentivi
alla rimozione dell’amianto
Come si legge nella bozza del decreto,
Gruppo A-2:
In base al testo, la superficie dei moduli non può essere superiore a quella della copertura rimossa.finanziamento rimozione bonifica amianto eternit rifacimento tetto
Qualora l’impianto venga realizzato contestualmente alla rimozione dell’eternit
c’è un premio di 1,2 cent/kWh, fino a 1 MW, su tutta l’energia prodotta, anche quella autoconsumata.
Per gli impianti su edifici fino a 100 kW, sulla quota di produzione auto consumata c’è un ulteriore premio d 1 cent/kWh, cumulabile col premio per la rimozione eternit., finanziamento rimozione bonifica amianto eternit rifacimento tettofinanziamento rimozione bonifica amianto eternit rifacim
Attraverso il meccanismo del ribasso si potrà, eventualmente, offrire allo Stato uno sconto.
Nota bene: almeno per la prima sessione e per gli impianti fino a 1 MW, vi sono parametri più interessanti dello sconto su cui vale la pena focalizzarsi per un buon posizionamento nella “classifica”.
- gli impianti di nuova costruzione o integralmente ricostruiti e riattivati, di potenza inferiore a 1MW;
- gli impianti oggetto di un intervento di potenziamento, qualora la differenza tra il valore della nuova potenza installata rispetto alla potenza installata precedentemente l’intervento sia inferiore a 1 MW;
- gli impianti oggetto di rifacimento di potenza inferiore a 1 MW.
Gli impianti con una potenza superiore a 1 MW
Il decreto non si sovrappone quindi in alcun modo alla detrazione IRPEF del 50%.
Nota bene: per chi vuole realizzare un piccolo impianto residenziale, tutto rimarrà come prima: d’altronde la detrazione assieme allo Scambio Sul Posto già consentono un rapido rientro dell’investimento. finanziamento rimozione bonifica amianto eternit rifacimento tetto finanziamento rimozione bonifica amianto eternit rifacimento tetto
L’energia immessa in rete con tariffa “onnicomprensiva” per 20 anni.
Pertanto, nulla sarà dovuto per l’energia che si autoconsuma, né si deve interpretare la tariffa come “premio” oltre al valore dell’energia.finanziamento rimozione bonifica amianto eternit rifacimento tetto
Attenzione a non bloccare il mercato fino ad allora, specialmente quello degli impianti fino a 500 kW, che accedono allo Scambio Sul Posto (SSP). finanziamento rimozione bonifica amianto eternit rifacimento tetto finanziamento rimozione bonifica amianto eternit rifacimento tetto
Chi autoconsuma buona parte dell’energia non ha infatti motivo per aspettare questo incentivo.
Sono introdotte delle cauzioni anche per gli impianti sopra i 100 kW e sotto 1 MW,
I requisiti finanziari per impianti sopra 1 MW sono più stringenti
Nota bene: decreto o non decreto, con gli attuali prezzi dei moduli e degli impianti di medie e grandi dimensioni, il fotovoltaico è già la fonte di energia più economica rispetto a qualsiasi contratto di fornitura con qualsiasi operatore del mercato elettrico. finanziamento rimozione bonifica amianto eternit rifacimento tetto
Impianti realizzati su tetti in eternit:
priorità a quelli su edifici pubblici, scuole, ospedali ed edifici aperti al pubblico. Questi impianti hanno 100 MW riservati alla prima asta.
Impianti su cave dismesse, siti contaminati,
ecc: occorrerà però arrivare di fronte GSE con tutti i permessi acquisiti… Questi impianti avranno 45 MW riservati alla prima asta.
Per le cave è stato precisato che i siti idonei sono:
In entrambi i casi, il secondo criterio che, attenzione, verrà considerato solo se il primo non sarà sufficiente,
è la presenza di colonnine di ricarica per auto elettriche.
Ad esempio, qualora ci fossero più di 100 MW di impianti su tetti in eternit:
A questo punto chi avrà delle colonnine (potenza almeno pari al 15% della potenza impianto, non 30% come nelle bozze precedenti)
Un altro criterio, non economico, riguarda le domande per “aggregati” di impianti, quindi per esempio,
Quindi, come si è visto, molta cura va prestata alla costruzione dell’operazione, più che al prezzo. finanziamento rimozione bonifica amianto eternit rifacimento tetto
La potenziale pericolosità dei materiali contenenti amianto ( M.C.A )
dipende dall'eventualità che siano rilasciate nell'ambiente
fibre aerodisperse che possono venire inalate
Dopo essere state inalate, alcune vengono eliminate,
altre rimangono nei polmoni per sempre.
In questa malattia la normale struttura del polmone viene modificata a causa della comparsa di tessuto fibroso che ostacola il trasferimento dell'ossigeno dell'aria respirata al sangue.
Compaiono disturbi quali:
L'amianto può provocare tumori a
Cancro intestinale
Si è sospettato inoltre che l' ingestione d'amianto
e almeno uno studio ha evidenziato
Tuttavia, tali sospetti non sono stati sempre confermati da prove raccolte nel corso di relativi studi. finanziamento rimozione bonifica amianto eternit rifacimento tetto
Placche pleuriche
L'esposizione dell'amianto può inoltre provocare placche pleuriche.
Le placche pleuriche non hanno un decorso maligno e non alterano normalmente le funzioni del polmone.
I materiali contenenti amianto che
non sono suscettibili di rappresentare un rischio per la salute.
Di solito la cosa migliore è
se è in buone condizioni.
In generale, il materiale contenente amianto che è in buone condizioni
e non sarà manipolato (rimodellandolo, ad esempio)
I materiali contenenti amianto
Tieni d'occhio i materiali contenenti amianto e controllali visivamente nel tempo per segni di usura o danni.
Cerca segni di usura o danni come
Ciò è particolarmente vero se lo si manipola spesso
Per materiale contenente amianto leggermente danneggiato,
a volte il modo migliore per affrontarlo è l
Se il materiale contenente amianto
o se intendi apportare modifiche alla tua casa che potrebbero danneggiarlo,
da parte di un professionista dell'amianto qualificato e accreditato .
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La rimozione può essere necessaria quando
perchè il materiale contenente amianto inquinerà
Inoltre, può essere necessaria la rimozione se il materiale contenente amianto è
può effettivamente aumentare l'esposizione tua e della tua famiglia alle fibre di amianto. finanziamento rimozione bonifica amianto eternit rifacimento tetto
I proprietari di edifici in cui sono stati trovati materiali amianto
Secondo la legislazione statale, i materiali di amianto possono essere bonificati in tre modi:
La rimozione e lo smaltimento di materiali contenenti amianto
Per evitare pericoli, quindi,
Le operazioni di bonifica e smaltimento dell'amianto
possono essere effettuate solo da ditte specializzate (iscrizione in " Albo Nazionale Gestori Ambientali " - Categoria 10A o 10B).
I lavori di ristrutturazione e smaltimento sono soggetti ad approvazione. finanziamento rimozione bonifica amianto eternit rifacimento tetto
L'amianto è un minerale fibroso, presente in natura.
Le fibre di amianto saldamente legate al resto del materiale,
si parla di amianto debolmente legato ..finanziamento rimozione bonifica amianto eternit rifacimento tetto
È spesso difficile vedere se finanziamento rimozione bonifica amianto eternit rifacimento tetto finanziamento rimozione bonifica amianto eternit rifacimento tetto
contengono amianto perché sembrano molto simili a prodotti che non contengono amianto.
Una nota importante è sempre l'età dell'edificio, finanziamento rimozione bonifica amianto eternit rifacimento tetto finanziamento rimozione bonifica amianto eternit rifacimento tetto
Gli edifici di
In caso contrario è necessario contattare un esperto che potrebbe anche dover cercare il materiale sospetto.
L'amianto negli edifici rimane innocuo per l'uomo finanziamento rimozione bonifica amianto eternit rifacimento tetto finanziamento rimozione bonifica amianto eternit rifacimento tetto
Tuttavia, se il materiale è danneggiato, finanziamento rimozione bonifica amianto eternit rifacimento tetto finanziamento rimozione bonifica amianto eternit rifacimento tetto
Le fibre possono essere rilasciate e la salute umana è in pericolo.
Per questo motivo, i materiali di amianto
non devono essere lavorati, segati o perforati.
Troverete informazioni dettagliate sulle procedure in vigore
Per i tetti e le coperture in amianto
Il ripristino e lo smaltimento di materiale contenente amianto
Fig.1: Pannello termoisolante in cartone di amianto debolmente legato.
Fig. 2: Pavimenti in vinile amianto.
Fig.3: Lastre per balconi in cemento amianto.
Fig.4: Tetto in cemento-amianto: a causa della loro età,
Fig.5: Tetto di una vecchia tettoia in legno con tegole piatte e romboidali in cemento amianto.
I pannelli Eternit sono in molti casi una bomba a orologeria pericolosa e ticchettante:
Storia in dettaglio , lo smaltimento.
In linea di principio, nulla nel fibrocemento è dannoso
Il problema con i vecchi pannelli Eternit è piuttosto
In vari altri paesi, tuttavia, i pannelli in fibrocemento
In un tribunale, gli esperti hanno stimato che tra il 1966 e il 1986
Da allora i prodotti in amianto non possono essere venduti, né possono essere utilizzati componenti contenenti amianto.
Tuttavia, il boom dell'amianto della seconda metà del XX secolo si sta vendicando più che mai.
Fu solo negli anni '70 che gli effetti nocivi della polvere di fibre di amianto furono ufficialmente riconosciuti.
Le fibre hanno la proprietà di dividersi in direzione longitudinale. .finanziamento rimozione bonifica amianto eternit rifacimento tetto
Secondo l'Ufficio federale della sanità pubblica,
Ciò può ritardare il programma,
Anche i lavori di smantellamento e
Lavorare su prodotti di amianto debolmente legati
Anche con poca esposizione,
Tuttavia, ci sono anche pericoli con prodotti in amianto legati
soprattutto se si danneggiano quando
Ciò può ritardare il programma,
Anche i lavori di smantellamento e
Lavorare su prodotti di amianto debolmente legati
Anche con poca esposizione,
Tuttavia, ci sono anche pericoli con prodotti in amianto legati
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In Svizzera non sussiste alcun obbligo legale di risanare proprietà contaminate da amianto.
Secondo Suva, gli artigiani e le aziende a contratto
Un esame preliminare utilizzando campioni di materiale fornisce chiarezza e sicurezza.
I proprietari di case, tuttavia,
afferma Marianne Stähler:
“Sebbene l'amianto sia ora vietato, è ancora utilizzato in molti edifici costruiti prima del 1993.
E soprattutto AFFLIGGE proprietari di immobili costruiti prima di questo anno di riferimento. disposti a ristrutturare
“Ci sono oltre 3000 applicazioni in cui è stato utilizzato l'amianto.
Questo sta diventando sempre più un boomerang,
in quanto sono proprio gli edifici di questi anni che necessitano ora di ristrutturazione.
L'amianto è sicuro fintanto che è saldamente legato ai materiali da costruzione.
Tuttavia, se le fibre di amianto vengono rilasciate durante i lavori di ristrutturazione, manutenzione e ristrutturazione, diventa pericoloso:
“I proprietari di case non possono evitare di fare indagini dettagliate prima di una ristrutturazione o ristrutturazione.
In caso contrario, c'è il rischio di sorprese ".
La ristrutturazione di un immobile, infatti, diventa complicata quando durante i lavori vengono alla luce siti contaminati da amianto. La loro rimozione e smaltimento professionale deve essere effettuata da professionisti esperti e specializzati.. finanziamento rimozione bonifica amianto eternit rifacimento tetto
Queste proprietà hanno assicurato che l'amianto fosse ampiamente utilizzato,
Negli anni '90, tuttavia, si è scoperto che l'amianto è pericoloso per la salute
Per questo motivo, la sostanza è stata vietata prima in Germania nel 1993 . .finanziamento rimozione bonifica amianto eternit rifacimento tetto
Dal 2005 non può più essere utilizzato in tutta l'UE.
Ma l'amianto può essere rilevato anche
L'amianto può essere trovato in molte aree,
Se, ad esempio,
Se vuoi smaltire l'amianto,
Si consiglia di assumere una società specializzata per eseguire il lavoro .
Le aziende di questo tipo sanno esattamente cosa considerare
(. Altgriech ἄσβεστος, amianto , "imperituro")
L'amianto
è un termine collettivo per vari silicati fibrosi presenti in natura -
minerali che sono incorporati in molti punti della terra nella crosta terrestre.
Altri minerali che contano l'amianto sono
noto anche come amianto bianco,
era tecnicamente di gran lunga l'applicazione più ampia. finanziamento rimozione bonifica amianto eternit rifacimento tetto
Con questi prerequisiti l'amianto ha potuto affermarsi
A causa dei rischi per la salute rappresentati dall'amianto,
il suo uso è ora vietato in molti paesi, compresa l'intera UE e la Svizzera.. finanziamento rimozione bonifica amianto eternit rifacimento tetto
Bandito in tutta l’Unione Europea da poco meno di 30 anni, il problema dell’amianto è ben lontano dall’essere risolto. Nel nostro Paese se ne trovano ancora tonnellate, mentre alcune patologie correlate emergono anche decenni dopo l’esposizione a questo materiale. A questo scenario si aggiunge l’urgenza dei rifiuti contenenti amianto, residui delle bonifiche, un’altra sfida per la salute e per l’ambiente che non possiamo più rimandare.
L’amianto (o asbesto) è un gruppo di minerali a struttura microcristallina e fibrosa, composti da silicato di magnesio, calcio e ferro. Conosciuto già ai tempi dell’antica Persia e dell’impero romano è usato in edilizia, industria e trasporti soprattutto a partire dal 1800 per il basso costo di lavorazione per le sue proprietà termoisolanti e fonoassorbenti e perché flessibile e resistente. Le stesse qualità – insieme alla friabilità – lo rendono però pericoloso, perché di difficile smaltimento e facilmente sbriciolabile, soprattutto se legato con matrici non compatte – con matrici resistenti e stabili costituisce materiali compatti come il cemento-amianto (eternit), meno pericolosi. Tra gli usi più frequenti in edilizia c’è la costruzione di tubature, impianti fognari, controsoffittature, coibentazioni, pannelli, canne fumarie, caldaie, stufe, forni e pavimenti in linoleum; negli impianti industriali è invece usato per coperture, serbatoi, reattori e refrigeratori, impianti termici ed elettrici, guarnizioni, parti di macchine e strumenti industriali, mentre nei trasporti è impiegato nella produzione di diverse componenti. finanziamento rimozione bonifica amianto eternit rifacimento tetto finanziamento rimozione bonifica amianto eternit rifacimento tetto
Tutto questo non riguarda più l’Italia. Nei primi anni Novanta sono infatti entrati in vigore restrizioni e divieti imposti dal D.Lgs. 277/91 e dalla L.257/92 e il divieto di uso imposto dall’Unione europea ai suoi membri, con ultimatum nel 2005. Fino ad allora, però, l’amianto era semplicemente classificato come nocivo ai sensi del DPR 303/56 e quindi molto diffuso. In diverse parti del mondo è ancora così: la produzione e l’uso di ogni tipo di amianto sono vietati solo in 67 Paesi, mentre è ancora in uso – nonostante un calo della produzione mondiale dalle 5 milioni di tonnellate annuali del 1980 a circa due milioni di tonnellate a metà anni Novanta – in Asia, Europa orientale e Sud America. Il suo impiego è ancora permesso e diffuso in Stati Uniti e Canada, a lungo tra i maggiori produttori, come testimonia anche il nome della città di Asbestos, in Quebec, che un tempo rispondeva a tre quarti della domanda mondiale. Oggi i maggiori produttori sono invece la Russia – responsabile della metà della produzione mondiale – il Brasile, il Kazakistan e la Cina, che con l’India è anche il maggiore consumatore, seguita da Thailandia, Indonesia, Sri Lanka e dagli stessi Brasile e Russia. finanziamento rimozione bonifica amianto eternit rifacimento tetto finanziamento rimozione bonifica amianto eternit rifacimento tetto
Eppure i timori che l’asbesto fosse all’origine di gravi patologie erano già presenti a fine Diciannovesimo secolo, mentre il primo studio epidemiologico sulla correlazione tra amianto e tumore ai polmoni risale alla metà degli anni Cinquanta. L’amianto è oggi riconosciuto come agente cancerogeno certo per l’uomo: il pericolo è rappresentato dalle sue fibre, nell’ordine dei centesimi di micron, che si dividono longitudinalmente e penetrano in profondità negli alveoli polmonari, provocando irritazione cronica e cancro. Tra le malattie di cui è causa ci sono l’asbestosi (una fibrosi polmonare), i carcinomi del polmone, il mesotelioma pleurico e del peritoneo, mentre tra i lavoratori a contatto con l’amianto si riscontra anche un aumento degli altri tumori dell’apparato respiratorio e dei linfomi. Queste patologie colpiscono soprattutto i lavoratori che hanno utilizzato amianto o vi sono stati esposti prima dell’entrata in vigore dei divieti e, per esposizione indiretta, anche i loro familiari. Nel complesso, le morti asbesto-correlate in Italia sarebbero state quasi mille l’anno tra il 1988 e il 1997, come evidenziato dal rapporto dell’Istituto Superiore di Sanità La mortalità per tumore maligno della pleura nei Comuni italiani 1988-1997. Ai circa mille decessi annui per mesotelioma pleurico riportati anche tra il 2001 e il 2007 – numero destinato a crescere fino ai 1.200 casi del 2015-2020, come sottolineato dal sottosegretario all’Ambiente Roberto Morassut, ricordando il picco previsto tra il 2025 e il 2030 – bisogna aggiungere i carcinomi polmonari (circa 3mila) e i casi di asbestosi (560 all’anno). Nel complesso, come sottolineato dalla conferenza Sport e scuola, ambiente e sicurezza: via l’amianto del 2019, si tratta di una vera e propria epidemia. finanziamento rimozione bonifica amianto eternit rifacimento tetto finanziamento rimozione bonifica amianto eternit rifacimento tetto
Il “problema amianto” è quindi ben lontano dall’essere risolto: non solo perché queste patologie possono emergere anche dopo decenni dall’esposizione, ma perché in Italia sono circa 370mila le strutture contenenti amianto censite dalle Regioni nel 2018. Secondo l’Osservatorio Nazionale Amianto (Ona), non si tratta (solo) di siti dismessi in via di bonifica, ma anche di 2.400 scuole, 250 ospedali e 300mila chilometri di tubature. A questi si aggiungono diversi impianti sportivi e mille tra biblioteche ed edifici culturali. Tra questi, fino agli anni Novanta, si trovava anche il Teatro alla Scala, dove la “pattona”, una lamiera di 17 metri per 12 foderata di stoffe in amianto, a ogni movimento rilasciava fibre che si disperdevano in sala e nella buca dell’orchestra; crollò durante una prova di scena nel 1992 e fu rimossa con forbici e flessibili, senza usare misure di protezione. La bonifica è stata realizzata su pressione dei lavoratori, mentre cinque ex dirigenti del teatro sono finiti a processo con l’accusa di omicidio colposo in relazione alle morti di nove lavoratori, tra cui un macchinista, una cantante lirica e un siparista. Negli ultimi anni, però, sul piano penale gli ex manager delle aziende coinvolte sono sempre stati assolti.
Oltre agli incidenti – come il rogo dello stabilimento EcoX di recupero rifiuti di Pomezia nel 2017 – gran parte del problema è l’esposizione dei lavoratori alle fibre; oggi si tratta per lo più di chi è impegnato nelle bonifiche. Le norme tecniche in materia, disciplinate dal DL 22/97, definiscono le diverse opzioni possibili: la rimozione risolve il problema senza bisogno di manutenzione e controlli, ma è molto dispendiosa e ha un alto rischio di contaminazione ambientale; l’incapsulamento, cioè il trattamento per creare un rivestimento compatto, necessita di controlli e manutenzione nel tempo; il confinamento, infine, cioè una sovra copertura o controsoffittatura per proteggere dal rilascio di fibre, non produce rifiuti ma non elimina il problema. Se si producono rifiuti, questi vanno raccolti e depositati separatamente da quelli standard. Quando c’è di mezzo la criminalità, ovviamente, questo non avviene. Nel dicembre scorso, per esempio, le guardie del Wwf Campania hanno trovato nelle campagne del casertano una discarica abusiva con segni di incenerimento, in cui erano ammassati senza precauzioni rifiuti industriali tra cui lastre di eternit, ad alto rischio di inquinamento del terreno e delle falde.
Mentre per i rifiuti speciali in Italia il recupero di materia è la forma di gestione predominante, l’amianto per sua natura non è quasi mai avviato a recupero. Anche per questo si pone il problema dello smaltimento dei rifiuti contenenti amianto, che vanno raccolti in sicurezza in apposite discariche, dentro celle ad hoc; gli impianti in Italia attrezzati per questo scopo sono 22. Troppo pochi, come conferma Vincenzo Giovine, vicepresidente del Consiglio nazionale dei geologi. Dopo una crescita dal 2007 al 2010, e un picco nel 2012, dal 2014 il trend della produzione di rifiuti di amianto ha subito un calo, ma non perché in Italia non si trovi più asbesto. Si fanno meno bonifiche perché non ci sono discariche apposite in cui smaltire in sicurezza i rifiuti. Ben 69mila tonnellate di questi, infatti, prendono la strada dell’esportazione, destinati in piccola parte alla Spagna (364 tonnellate) e per il resto alla Germania, che li smaltisce nelle miniere dismesse, ma ha reso noto che presto non ne accetterà più. Il problema è sempre meno procrastinabile: servono impianti di smaltimento per gestire in modo sicuro e sostenibile i rifiuti pericolosi che ancora produciamo. Inoltre, la somma dei rifiuti contenenti amianto gestiti in Italia (circa 263mila tonnellate) e di quelli esportati è superiore alla quantità prodotta (296 mila tonnellate nel 2018), perché ogni anno si sommano quelli accumulati in precedenza o provenienti da altri trattamenti. L’Ona stima la presenza sul territorio nazionale di 40 milioni di tonnellate di materiali contenenti amianto ancora da bonificare e smaltire.
Nella sfida complessiva della gestione dei rifiuti, quella dell’amianto è una delle più impellenti, un problema ambientale troppo a lungo sottovalutato. È positivo che nel 2019 il ministero dell’Ambiente abbia istituito una Commissione di lavoro per riformare la normativa in materia di amianto, con la probabile intenzione di aumentare le pene per chi abbia contribuito a provocare un tumore correlato all’esposizione all’amianto, con la reclusione da tre a sei anni e la multa da 20mila a 50mila euro per chi commercia, estrae o produce amianto o prodotti che lo contengono. Altrettanto urgenti sono anche il sostegno alle vittime – con l’integrazione dell’assegno degli invalidi civili inabili al lavoro, che è di soli 285,66 € – e lo studio di un piano nazionale di smaltimento. Aver impedito l’utilizzo dell’amianto quasi 30 anni fa è stato un passo importante, ma pensare di aver risolto tutti i problemi che porta con sé è un ragionamento ingenuo o in malafede. Come dimostrano i dati, infatti, in Italia di amianto si continua a morire.